Itinerari
Orrido del Gallavesa
Sentiero non impegnativo tecnicamente, ma si raccomanda l’utilizzo dell’attrezzatura da ferrata e del casco.
Il nome Gallavesa potrebbe derivare dal dialetto veneto Gala-Vesa, cioè chiusa vecchia, nome che deriverebbe dalla presenza di una chiusa o da un muro del quale ne sono state rinvenute alcune tracce lungo il torrente. Il Gallavesa nasce a Erve dal confluire di molti piccoli corsi d’acqua estremamente ramificati. Dopo aver attraversato il comune compie un salto di 110 metri e seguendo un vero e proprio orrido raggiunge il comune di Vercurago in località Folla.
Da questo punto il torrente funge da confine naturale tra i comuni di Vercurago e Calolziocorte attraversandoli entrambi. Dalla seconda metà del XVI secolo, grazie alla sua continua disponibilità d’acqua, il Gallavesa è stato sfruttato per le attività umane, tra le quali tre centraline adibite alla produzione di corrente elettrica è funzionanti fino agli anni settanta che hanno alimentato industrie locali come lo stabilimento Pirelli a Vercurago o la Sali di Bario a Calolziocorte. Dopo circa 8 km sfocia a Vercurago nel lago di Garlate.
La valle del Gallavesa si snoda all’interno della gola fluviale, formando un profondo orrido che risale da Vercurago fino ad Erve. Il sentiero omonimo percorre la gola, offrendo visuali mozzafiato sulle cascate ed i laghetti formati dal torrente e sulle verticali pareti circostanti. Consigliamo, per evitare code inutili e per godere di una giornata in piena libertà, se si arriva con l’auto, di parcheggiare nel centro del paese nei pressi della biblioteca.
Percorso
Prendiamo la scalinata che conduce a Somasca. Giungiamo nei pressi del portone delle Suore Orsoline di San Girolamo. Giriamo a sinistra su via San Gerolamo e arriviamo all’arco dove inizia la via acciottolata detta delle cappelle realizzata sul finire del ‘700. Seguiamo a destra la via per Beseno, che porta all’omonima frazione. Dopo un paio di tornanti la strada si restringe e in breve si giunge ad un sentiero che si stacca sulla destra, in prossimità del cartello indicante la ferrata. Seguire lo sterrato fino ad una vicina presa dell’acquedotto dove comincia il sentiero segnalato. Qui il sentiero si restringe e in circa 20 minuti si raggiunge l’attacco della ferrata. Indossati imbrago ed attrezzatura, si seguono le corde di acciaio e gli infissi a superare un cancello ed una vasca da cui ha inizio la condotta pianeggiante che costituirà il tracciato di buona parte del percorso.
Orrido del Gallavesa – Pro Loco Vercurago