Basilica di San Bartolomeo e San Girolamo Emiliani

La facciata vera e propria, è costituita da un corpo centrale più alto rispetto a quelli laterali che terminano con un cornicione orizzontale. Il corpo centrale ospita l’ingresso con un portone rivestito in bronzo che è opera dello scultore Mario Toffetti. Le varie formelle di cui è composto rappresentano alcune scene della vita di san Girolamo. In alto alla facciata sono presenti due strette vetrate ad arco ed un rosone centrale.

Interno

Internamente si presenta divisa in tre navate e quattro campate con una navata centrale a botte sorretta da pilastri e due navate laterali coperte da volte a crociera. Sulla volta della navata centrale sono narrate le vicende della vita di San Girolamo Emiliani. Nella terza campata sono presenti due altari, quello a sinistra dedicato alla Madonna del Rosario. Contiene una statua ornata da quindici ovali che rappresentano i misteri del rosario che sono opera del pittore bergamasco Carlo Ceresa. L’altare sulla destra invece è dedicato a San Gerolamo. Qui, in occasione della canonizzazione del santo, vennero riposte le sue reliquie. I resti del santo sono posti in una preziosa urna d’argento cesellata dai Martinitt di Milano. Sopra di essa, si trova un altorilievo in bronzo raffigurante San Girolamo che abbraccia due orfanelli, opera dello scultore Alberto Ceppi, mentre sotto l’altare una statua in bronzo raffigura San Girolamo.

Sul presbiterio, di pianta rettangolare, si trova l’altare maggiore in stile barocco, e al di sopra di esso è collocato un quadro del ‘600 raffigurante San Girolamo Emiliani in preghiera. Alla sinistra dell’altare si apre l’antico sepolcro di San Girolamo. Qui sono ora presenti le ossa di padre Vincenzo Gambarana, compagno di San Girolamo, e di padre Evangelista Dorati, uno dei primi padri dell’Ordine Somasco ed uno dei ritratti più antichi del santo. Il coro è coperto da un catino e i dipinti che lo adornano sono ancora opera di Carlo Ceresa.